Bando nato dalla collaborazione tra la prestigiosa istituzione torinese e la grande azienda vinicola piemontese. Saranno finanziate due ricerche innovative nell’ambito del cibo e salute: tema 2019 è il microbiota.
La Commissione valutatrice dei progetti, presentati sotto forma di Lettera di Intenti per il conferimento del Premio di Ricerca “Vini Batasiolo” ha concluso il suo primo compito di selezione dei 114 progetti pervenuti ed ha formulato analitici giudizi di merito, sulla base dei quali ne sono stati selezionati 23 i cui PI sono stati invitati a presentare il loro progetto in forma più esaustiva entro il 10 luglio 2019.
Torino, 19 febbraio 2019. Un accordo tra l’Accademia di Medicina di Torino e Beni di Batasiolo porterà nuovi fondi alla ricerca e supporterà l’innovazione in ambito medico-specialistico.
La collaborazione tra la prestigiosa istituzione torinese e la grande azienda piemontese, produttrice degli omonimi vini, prende il via nel 2019 e mira a stimolare gruppi di ricercatori sulle nuove tendenze della ricerca medico-scientifica. L’iniziativa si affianca ai premi di ricerca già erogati dall’Accademia, con un atout distintivo: il forte supporto da parte di un’azienda privata senza interessi nel settore, con lo spirito di partecipare al progresso scientifico nel nostro Paese.
“Cibo e salute sono strettamente collegati – spiega il professor Giancarlo Isaia, Presidente dell’Accademia di Medicina di Torino – e sempre di più sono considerati un sistema complesso, su cui la medicina può agire sia in un ambito di prevenzione, sia in senso terapeutico. Per questo motivo, abbiamo accolto la generosa disponibilità di Vini Batasiolo a finanziare progetti scientifici, facendo cadere la nostra scelta sul microbiota, tema fortemente nuovo nella ricerca, che offre molti spazi di innovazione e che interessa diverse professionalità”. Il grafico sottostante, ripreso dalla recente pubblicazione “Bibliometric analysis of research on the role of intestinal microbiota in obesity” di Haiqiang Yao et al. comparsa sulla rivista on line PeerJ. (2018; 6: e5091) riporta, a scopo esemplificativo, il dato relativo all’incremento numerico, verificatosi negli ultimi anni, degli studi che hanno preso in considerazione il rapporto fra microbiota e obesità (database Scopus). Se si considera che il microbiota è studiato in moltissime altre patologie, è del tutto evidente l’interesse dei ricercatori di tutto il mondo verso questo nuovo organo, con particolare attenzione al suo ruolo nella patogenesi delle malattie croniche e degenerative”.